mercoledì 23 gennaio 2008

Imbottigliamento

Eccoci all'imbottigliamento, procedura in sé facile, ma che si porta dietro la rottura di palle più grande: il lavaggio delle bottiglie.

Domande preliminari:
-Avete abbastanza bottiglie? (per 23 litri, contatene 48 da 0,5 invece che 46, se le fate poco abbondanti poi rimanete senza, e ne rimane una per il lievito)
-Avete abbastanza tappi?
-Avete una tappatrice? Quella a leve che danno nel kit è ridicola. Funziona, ma è una rottura di scatole. Meglio, molto meglio quella a colonna, che assicura la massima precisione in un quarto del tempo.
-Avete un tubo per imbottigliare? Parlo di quello che ad un'estremità ha un'astina di plastica con una valvola che libera il flusso o lo interrompe a volontà. Non è cosa da poco, perché la birra non deve "splashare" e proprio per questo no, un tubo normale non è purtroppo adatto.

Oggi ho imbottigliato la mia Weizen, ma grazie al creatore le mie pile erano scariche e non sono riuscito a documentare fotograficamente il tutto. Quindi mi limito ad un riassunto, qui ci sono le fasi:

1) Sanificazione e lavaggio delle bottiglie (il giorno prima)
2) Sanificazione dell'attrezzatura
3) Travaso (questo già lo conoscete)
4) Recupero del lievito e Priming
5) Imbottigliamento

Ora faccio un mini post per ognuna, così le dividete meglio

martedì 22 gennaio 2008

Valutazione di una birra: principi di degustazione

E' importante per un homebrewer essere obiettivo e riconoscere pregi e difetti delle proprie birre. Solitamente si comincia esaminando la birra degli altri :)

Se qualche volta vi capita di non avere fretta di bere una birra, cercate di valutare le sue caratteristiche. Facile, direte voi! Beh, anche in questo campo, per imparare bisogna pur cominciare. Qui ci sono due articoli tratti da hobbybirra.it che vi aiuteranno:

http://www.hobbybirra.com/view_articoli.asp?ART_ID=7

http://www.hobbybirra.com/view_articoli.asp?ART_ID=5
Non si soffermano molto sulla gamma di odori e sapori che potrete sentire; nel prossimo post vi spiegherò meglio.

Se da un lato questi articoli potrebbero disarmarvi, dall'altro vi assicuro che la degustazione di birra è geniale, perché ti fa capire molto meglio quello che bevi e apprezzare sapori e odori a cui prima non facevi nemmeno caso. Un esempio? Io non ho mai sopportato la Bulldog, "sapeva da sapone". Dopo aver fatto degustazione, e odorandola meglio, ha invece un profumo di luppolo esagerato (dovuto anche a un abbondante dry hopping), un malto caramellatissimo ed un corpo iper robusto che ne fanno una birra con le palle. Il sapone è scomparso :P
Rimane comunque una birra di non facile bevuta, sicuramente non la si può bere come se si avesse per le mani una lager.

Inutile dire quanto tutto questo lavoro sia di riflesso utile per:
1) Riconoscere i difetti nelle vostre birre
2) Esaltare i pregi delle vostre birre
3) Essere capaci di riprodurre un aspetto che vi fa impazzire di una birra, nella vostra ricetta e quindi nella vostra birra.

I contro? Vi allontanerete dalle birracce da discount fino a non riuscire più a berle, ma credo sia una perdita da poco :)

Nei prossimi post, vi spiegherò i primi passi per degustare una birra, in modo da non continuare a parlare arabo, e poi dovremo trovarci dal vivo per qualche seduta!

lunedì 21 gennaio 2008

frontiere

Mi stavo chiedendo, una ricetta di una birra per me è ancora pura alchimia:

aggiungere 80 grammi di luppolo

e io metto 80 grammi di luppolo, ma non so perchè, seguo la ricetta, cosa succederebbe se ne mettessi 70 o 90?
se andasse tutto a male avrei buttato 20 e passa litri di birra e non possediamo ancora le finanze e il tempo necessari per fare questi azzardi, il mio progetto è quello di creare dei micro fermentatori in bottiglie di vetro da 75, o damigiane da 3 litri, usando un tappo di sughero e un po' di tubo per alimenti piegato a S per farla gorgogliare e li dentro inoculare piccoli esperimenti, creando dei campioni di mosto con variazioni.
Cerco di spiegarmi meglio:
Da una ricetta base di birra creiamo il mosto, successivamente prima di aggiungere luppolo e zuccheri, ne preleviamo un campione considerevole.
Questo andrà a finire in pentolini ridotti e si ricalibrerà il luppolo e lo zucchero per il volume ora più piccolo (in proporzione), infine si faranno modifiche alle proporzioni per sperimentare.
Così se nella ricetta originale ci vorranno 80 grammi di luppolo per 15 litri di mosto, in un pentolino con mezzo litro andranno 2,6 grammi di luppolo, e allora si potranno fare tre "cotticine" da mezzo litro, una con 1,5 grammi di luppolo, una con 2,6 e una con 3 grammi di luppolo

per ottenere una tendenza al sapore

in questo modo potremmo vedere cosa succede modificando la "manopola del luppolo" alla nostra "macchina della birra"

domenica 20 gennaio 2008

L'avvento del sidro...vino di mele...



Alla corte del vecchio storione arriva oggi anche il sidro di mele....




Il sidro è una bevanda antica ricavata dalla fermentazione
delle mele e viene
prodotta, con caratteristiche diverse, in molte parti del
mondo



Prodotto molto più semplice da fare ma certamente gustoso se viene come si spera...


  • Basta semplicemente mettere 4,5 litri di acqua in pentola


  • Farla bollire


  • Ridurre la fiamma e versare il contenuto oleoso delle due scatole che si trovano dentro la confezione (SIDRO SHERWOOD ALE FINEST - trovabile su (http://www.mister-malt.it/)


  • Mescolare per qualche minuto ridando fiamma e facendo miscelare bene il composto fino ad averlo omogeneo


  • Mettere qualche litro di acqua fredda nel fermentatore (prima sanitizzato, come tutto, del resto)


  • Versare il "bollito" nel fermentatore


  • Rimepire il fermentatore (da noi, ermetico) con acqua fredda fino a 23 litri


  • Quando la T è prossima ai 25°C "versare" le bustine di nutrienti e lievito all'interno del fermentatore


  • Lasciar fermentare per 6 giorni a T prossima ai 20°C


La densità finale dovrebbe essere 998 o prossima.

Vi sapremo comunque dire :)

(Ho subito rotto il densimentro nuovo senza nemmeno averlo usato, colpa tutta mia :) )

venerdì 18 gennaio 2008

Il momento della cultura: 1 - Bibo'

No, niente libri, la cultura per quanto riguarda la birra è pratica: significa sentirne di nuove, berne tanti tipi diversi e farsi un'idea dei vari stili. Passata la paura, eh? :)

Insomma, sto cercando di proporvi qualche gitarella nei luoghi più significativi per la birra. Non è certo necessario avere un club attivo per fare una macchina e partire. La mia idea è cominciare dalla nostra zona, se poi ci prendiamo gusto possiamo organizzare anche un salto in Piemonte, in alcuni birrifici d'eccellenza come Le Baladin, Beba o Troll, oppure (la sparo grossa) anche in Germania, Belgio, Inghilterra... Se mi dite che l'idea di un'enorme bevuta di birra artigianale non vi attira, o siete inconsapevolmente gay, oppure siete nel blog sbagliato :)


Il primo birrificio che vi propongo è il Bibo' di Bologna (http://www.costabibo.it/). E' di fianco allo stadio, ci sono già stato diverse volte. Il locale propone unicamente birra artigianale, e il listino cambia a seconda delle stagioni: d'estate c'è la Weizen, d'inverno la birra al miele e altre ancora. Non sono birre di loro produzione, le produce un birraio esterno, ma sono tutte artigianali e alcune sono davvero buone (la Bibock per me e per chiunque l'abbia sentita è fantastica).

Quindi vi propongo una gita al Bibo' per domani, sabato 19 Gennaio. Io ci vado di sicuro, mi incontro con un mio amico. Chiunque voglia aggregarsi è il benvenuto!

-Marz

martedì 15 gennaio 2008

Travaso, know how

Il travaso dopo una settimana di fermentazione è importante: elimina le impurità, garantendo una birra più limpida e buona, e riattiva il lievito con il rimescolamento, garantendogli vitalità per tutto il corso della fermentazione.

E' uno dei passaggi più semplici per l'homebrewer. Inutile dire però che, come in qualunque fase, non bisogna distrarsi onde evitare infezioni o altri problemi.

Per evitare questo tipo di contrattempi, ho scritto un passo-per-passo che vi aiuterà anche nel caso il vostro QI fosse inferiore a 40 :)
Il procedimento, qui vivisezionato, è in realtà di una facilità disarmante. Ma dato che sono i dettagli che rovinano la vita all'homebrewer, ve li scrivo tutti per evitarvi errori inutili.

Ma prima c'è un mantra da imparare. Nel caso abbiate dubbi, ripetete:

Non espirerò dentro il fermentatore

Se tocco qualcosa di estraneo, mi laverò le mani

Proteggerò il fermentatore perché non vi entri niente di estraneo

I batteri devono rimanere fuori dalla vostra amata birra. Ma ora andiamo per ordine:

1 - Il fermentatore deve essere già posto in alto, perché il travaso abbia luogo. Banale finché volete, ma se sposterete il fermentatore al momento del travaso, lo agiterete, e i sedimenti verranno in parte rimescolati, limitanto l'efficacia del travaso stesso. E' quindi consigliabile trovare un posto in alto dove collocare il fermentatore subito dopo la cotta (su un mobile, su una sedia, su 2 cassette d'acqua...). Nel caso non sia così, spostatelo almeno uno o 2 giorni prima di travasare, per lasciargli il tempo di decantare.
2 - Sanificate tutto l'occorrente. Nella fattispecie:
  • Fermentatore con rubinetto
  • Un semplice tubo per alimenti che si raccordi con il rubinetto, lunghezza circa 50 cm
  • Coperchio del fermentatore

3 - Togliere il gorgogliatore e riporlo su una superficie pulita. Errore molto più comune di quanto non si pensi: quando si apre il rubinetto, il risucchio d'aria porta in pochi secondi il contenuto del vostro gorgogliatore a riversarsi dentro il fermentatore.

4 - La prima fatica :) assaggiate la birra da un bicchiere, versate piano o vi ritroverete a bere solo del lievito. Il primo assaggio non vi deve convincere che siete dei birrai professionisti, solo aiutarvi a valutare come sta venendo la birra, oltre a soddisfare le vostre brame. E' acida? Allora ha fatto infezione. Tutto il resto prendetelo coi guanti. Troppo amara, troppo dolce, poco profumata... non è questo il momento di valutare il gusto e l'aroma. A cosa serve altrimenti la maturazione?

5 - Chiudetelo!!! Chiudete il rubinetto del secondo fermentatore! Niente scherzi, è un errore comune. Facile distrarsi quando il rubinetto è stato appena aperto per sanificarlo e sciacquarlo. I rubinetti sono girevoli. Giratelo verso l'alto, chiuso, e non vi darà alcun fastidio, potrete così appoggiare il fermentatore sul pavimento (importante: girate il rubinetto tenendo stretta la ghiera su cui è fissato, o sviterete il dado all'interno, e non vorrete certo dover infilare il braccio dentro la birra per stringerlo...).
6 - Aprite in fessura il coperchio del fermentatore, questo garantirà il giusto sfogo d'aria ed impedirà alle impurità di entrare. Meglio ancora appoggiare un foglio di carta igienica, scottex o garza (insomma traspirante) sul foro del gorgogliatore, per lo stesso motivo.
Coperto un fermentatore, provvedete all'altro, appoggiandovi sopra il coperchio sanificato, e collegate il tubo al rubinetto facendolo distendere sul fondo (non deve "puntare in alto", per capirci).

7 - Aprite il rubinetto con flusso minimo, come si vede nella foto a sinistra. Lo scopo è non produrre schiuma: ossiderebbe la birra. Evitate di stare sporti sul fermentatore, perché come in una cucina, si vuole evitare di far cadere capelli e altro all'interno. Il coperchio deve stare per la maggior parte del tempo lì sopra, appoggiato. Quando il tubo sarà ormai sotto il livello della birra, aprite gradualmente il rubinetto. Assicuratevi sempre che non produca schiuma. Capirete
voi stessi quando è ora di aprirlo del tutto.
Lasciate che il livello scenda, e adesso lo farà abbastanza in fretta. In 5-10 minuti sarete liberi!
Fate attenzione a quando il livello nel primo fermentatore arriva nei pressi del rubinetto. Si creeranno dei risucchi d'aria, che genereranno schiuma. Dato che ormai il fermentatore
peserà poco, inclinatelo leggermente per assicurarvi di travasare la maggior quantità di birra possibile (ma quando non la distinguete più dai sedimenti, è ora di smettere). A travaso avvenuto, chiudete il coperchio ermeticamente, rimettete
il gorgogliatore al suo posto, ed il fermentatore di fresco riempito al posto del precedente.



8 - Ora di aprire il vecchio fermentatore! Questo che sembra vagamente vomito umano è il vostro residuo. Capite bene che stà meglio nel secchiaio che nella vostra birra. Qui a destra, il livello di massima attività del lievito è testimoniato dalla schiuma.
A questo punto, consiglio di lavare subito l'attrezzature, prima che questo bendidio si incrosti.

Un po' d'acqua calda ed una spugna risolveranno il problema

Svitate poi il rubinetto e pulitelo il ogni sua parte: ghiera, interno, guarnizione. Pulite anche la guarnizione del fermentatore. Sono i 2 punti in cui si annidano la maggior parte dei batteri.




Ok, confusi? In realtà si parla solo di passare del liquido da un recipiente all'altro, niente paura :)
Seguendo questi passi non potete sbagliare, e tutto diventerà automatico! Ora si tratta solo di pazientare un altro po', e vedrete ben presto la vostra creatura in una prigione di vetro!
-Marz

Mistero della fermentazione

Tra una telefonata e l'altra di lavoro, ho dato un occhiata alla nostra birra...

mistero...

sul bordo interno del fermentatore è molto visibile la schiuma, densa, alta 3-4 cm e ancora attaccata ai lati...

una sola cosa mi lascia perplesso, oltre a quella e un leggerissimo strato superficiale, (pochi mm), non c'è più traccia della schiuma....

tutti gli altri sintomi di una buona fermentazione ci sono: gorgoliatore che ogni tanto parte, odorino nell'aria (leggero) e odore di alcol.

dove è andata la schiuma da togliere?!

lunedì 14 gennaio 2008

La fermentazione procede



Messo tutto nel fermentatore ci tengo a dirvi che stiamo andando bene...
Ho già fatto due controlli e il gorgoliatore fa il suo lavoro (ogni tanto esce del gas e fa logicamente rumore) e la temperatura è fissa sui 22°.

Venerdì, a soli 7 giorni dalla cotta, farò/faremo il secondo travaso nel secondo fermentatore, oppure, se venerdi non c'è nessuno, sabato prima di andare al mare per la grigliatona.

Appena vogliamo, da venerdì, sarà già possibile iniziare la preparazione del sidro avendo un fermentatore vuoto.

Non avendo bisogno di una doppia fermentazione sarebbe da fare questa settimana, in modo tale da averli bevibili per lo stesso periodo e fare una cena...mmm...pesante :) Ditemi voi...
Galva, questo lo bevi volentieri anche tu ... :)

domenica 13 gennaio 2008

...e si parla già di grafica....


Come potrebbe restar senza immagine la nostra birra domestica?!

Non è possibile, e quindi...ecco la prima etichetta!

A voi commenti e consigli...;)
Due note:
i colori sono quelli del grano e del luppolo, come le immagini, spighe e foglie sono delle medesime piante....poi ovviamente figura lo storione :D

sabato 12 gennaio 2008

[Ricetta] Bitter 11-01-2008




Abbiamo iniziato a fare la birra in casa e vorremo condividere con i più, e soprattutto con noi stessi, la nostra prima ricetta (ce ne sono tantissime su internet).
Dopo aver comprato tutto il necessario tramite internet da una nota azienda del settore di Udine, ovvero: fermentatore, malto, luppolo, lievito, densimetro, termometro, presi fornello e bombola del gas dalla sempre verde nonna di Galva (ovvimante quel liquido strano deve bollire prima di diventare birra) e dopo aver cercato nella rete molte informazioni, abbiamo fatto la nostra prima birra.....crediamo....
Di seguti il procedimento (si accettano ovviamente suggerimenti):

Procedimento Bitter (x 23 litri):

1) Far scaldare 15 litri di acqua
2) Mettere in miscela 3,2 Kg di estratto di malto "Light Sciroppo"
3) Poco prima della bollitura mettere 4 "plugs" di luppolo E.K Goldings (luppolo compresso in dischetti)
4) Bollitura per 90 minuti
5) Inserire un ultimo plug di luppolo e 280 gr. di zucchero di canna
6) 5 minuti di bollitura a fiamma sostenuta
7) Raffreddamento del pentolone in vasca di acqua fredda
8) Filtratura del mosto tramite scolino igenizzato con amuchina
9) Travaso nel fermentatore precedentemente rimepito con altri 6 litri di acqua fredda
10) ulteriore riempimento con altri 3 litri di acqua (per compensare quelli persi nella bollitura)
11) chiusura del fermantatore ermetico fino alle temperatura di 22°
12) Inserimento lievito secco Safale S-04 (una busta)
13) Chiusura ermetica del fermantatore con montato gorgoliatore
14) Lasciar riposare per 6/7 giorni.





Questo è quello che abbiamo fatto, che non è necessariamente giusto.
Vediamo come verrà e proveremo a migliorarci!:)

P.S = Tutti gli strumenti utilizzati sono stati igenizzati con amuchina e poi puliti di acqua fredda.
Abbiamo eseguito una fermentazione ermetica.
Essendo la prima "cotta" non sappiamo ancora se questo procedimento può funzionare.

In seguti allegherò le foto della nostra nottata!

Beh dai, cominciamo....







Eccoci qui, il 2008 in quel di Ferrara, si apre per qualche amico, con delle belle novità...
L'approdo all'homebrewing è certamente tra queste, e , per celebrare questa prima "cotta" o più onestamente, questo primo esperimento, si è deciso di utilizzare un blog come strumento di, gioco, prima di tutto :), archivio, confronto e perchè no, distrazione da tutto quello che è la vita "ordinaria".

Inutile dire, che la formalità di questo primo post si perderà subito nelle foto e nei commenti che seguiranno, ma di certo, almeno per ora proviamo a mettere qualche contenuto! :)

Ringraziando subito i presenti che ieri sera hanno collaborato attivamente (Goldo e Galva, i senatori, Piero e Lele, il nostro spirito, Anto e Riki per la divina presenza) vi saluto tutti!!!

...e vediamo come andrà :)


entro domani posto tutt le altre foto e lanostra prima ricetta ;)